Abbiamo precedentemente pubblicato una incisione tratta dall'Illustrazione Italiana (8 dicembre 1889). Avendo recentemente trovato la descrizione di tale incisione, la pubblichiamo di seguito.
Dal 20 al 26 novembre vi furono a Roma due grandi tornei, il torneo di schema e il concorso di ginnastica. Il primo si tenne nel palazzo dell'Esposizione delle Belle Arti; e poichè c'erano in aria le spade, vi fu anche in quarto d'ora battagliero, quando riscontratasi qualche irregolarità nelle votazioni dei giurati, si propose da alcuni della stessa giuria di firmare le schede; una parte dei giurati se ne adontarono e si dimisero. Dopo questo incidente le gare procedettero benissimo, e chiusero con una grande accademia di scherma che forma appunto il soggetto del nostro disegno.
L'Accademia si tenne nella serra dello stesso palazzo dell'Esposizione. Vi assistettero il re, il principe di Napoli, i principi Amedeo e Tommaso, che presero posto a sinistra della pedana dove si tennero gli assalti. Non v'era molta gente, causa il prezzo alto del biglietto, il pubblico era formato in gran parte dalla società più scelta della Capitale; l'introito andò a vantaggiodegli inondati. Uno degli assalti che destò il maggior entusiasmo fu quello fra Pecoraro e Pessina, due delle più forti lame d'Italia; piacquesro anche gli assalti fra Guasto e Greco, e fra Baracco e Giroldini. Il nostro disegno vi presenta i ritratti del signor Dalgas, milanese, e del maestro Musdaci, due dei più forti tiratori italiani, e vi fa conoscere anche la signorina De Luca, avvenente schermitrice che fu una delle curiosità del recente torneo. Dopo l'accademia vi fu la premiazione. Il primo premio toccò al maestro Agostino Greco, il secondo al maestro Antonio Baracco, il terzo al maestro Carlo Guasti, il quarto al maestro Federico Giroldini, il quinto al Pessina, il sesto al Pecoraro. [...]
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