lunedì 20 agosto 2012

Canto degli Schermidori

Maestri semo e giucator di scherma
non solamente di due sorti spade,
ma di quant'arme adoperarsi accade.

E perché noi intendiam che 'n questa parte
fanno alcuni il mestiero,
che non sanno appien l'arte,
però mostrar non vi possono il vero;
ma noi ch'abbiam l'intero
di quanto a questo giuoco s'appartiene,
in breve il tutto insegnerénvi e bene.

Esser bisogna a chi vuole imparare
giovane sopratutto;
perch'ei s'ha a maneggiare
inanzi e 'ndietro, e non faria buon frutto
chi fusse vecchio, o brutto;
perch'a tal esercizio non sono atti
gli uomini, se non son begli e ben fatti.

Molte altre cose necessarie sono
a chi venir desia
giucator bello e buono,
come destrezza, animo e gagliardia;
e avere in balìa
le braccia e delle gambe netto e sciolto,
buon occhio ancora, e questo importa molto.

Ma perché s'usa assai giucar di lama
nelle terre nomate
noi che 'n questo abbiam fama
botte v'insegnerem degne e pregiate,
non piú da altri usate;
perché fino ai villan sono oggi al mondo
che le stoccate si paran col tondo.

Questi sí begli e diritti spadoni,
che s'oprano a due mano,
per la notte son buoni,
chi star sicuro vuol, difeso e sano:
di questi noi mostriàno
certi colpi maestri e bei segreti,
da starne sempremai contenti e lieti.

Quanto sia, donne, il nostro giuoco bello
non potete sapere,
non usando voi quello,
poi di lontan si può poco vedere:
se volete piacere
d'appresso aver de' nostri assalti fieri,
ve lo farem di grazia e volentieri.

Or se vedere altrui sí piace e giova
questo bel giuoco fare,
pensate a chi lo prova;
perch'ogni ben consiste nel menare
i colpi e riparare,
volteggiando or di lama, or col brocchiero,
e saltare qua e là destro e leggiero.

Doman noi metterem l'insegna dove
fia nostra residenza,
e quivi l'alte prove
farem vedervi per isperienza;
ché non solo in Fiorenza,
ma cercando del mondo in ogni luoco
non troviam paragone a questo giuoco.

- Antonfrancesco Grazzini Canti Carnascialeschi del Rinascimento

Nota: La fonte di riferimento può essere reperita su Biblioteca Italiana.

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