domenica 25 gennaio 2009

Ciascuno a Modo Suo

Siamo [...] in una saletta di passaggio che dà su una spaziosa veranda, di cui Savio si serve per tirarvi di scherma. Si vedranno perciò in essa, attraverso la grande vetrata che prenderà quasi tutta la parete di fondo della saletta, una pedana, una lunga panca per gli amici tiratori e spettatori, e poi maschere, guantoni, piastroni, fioretti, sciabole. [...] Al levarsi della tela si vedranno nella veranda Francesco Savio e il Maestro di scherma con le maschere, i piastroni e i guanti, che tirano di spada, e Prestino e altri Due Amici che stanno a guardare.

IL MAESTRO. Allarghi, allarghi all'invito! - attento a questa cavazione! - Bravo! Bella inquartata! - attento ora: arresto! opposizione! - La finisca con codesti appelli, e lasci le finte! - Badi alla risposta! - Alt!

Smetteranno di tirare.

Una buona uscita in tempo; sì.

Si leveranno le maschere.

FRANCESCO. E basta. Grazie, Maestro.

Gli stringerà la mano.

PRESTINO. Basta, basta, sì!
IL MAESTRO (levandosi il guanto e poi il piastrone). Ma vedrà che non le riuscirà facile facile con Pelegari che, quando propone, prevede -
IL PRIMO DEGLI AMICI. - e para a perfezione, stai attento!
L'ALTRO. Ha un'azione vivacissima! Eh, altro!
FRANCESCO. Ma sì, lo so!

Si toglierà anche lui il guanto e il piastrone.

IL PRIMO DEGLI AMICI. Tu destreggia, destreggia!
IL MAESTRO. E ne cerchi il ferro di continuo.
FRANCESCO. Lasci fare, lasci fare.
L'ALTRO. L'unica, se ti vien fatto, è di tirare una imbroccata!
IL PRIMO. No: un colpo d'arresto, un colpo d'arresto sarebbe il meglio, da' ascolto a me: vedrai che si infila!
IL MAESTRO. Mi compiaccio intanto con lei: ha bellissime cavate.
PRESTINO. Segui il mio consiglio: non proporti nulla. Ve la caverete al solito con un polsino. Dacci da bere, piuttosto, alla tua salute.
[...]

- da Maschere Nude di Luigi Pirandello

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