sabato 17 ottobre 2009

Torneo di Scherma (a Modena)




"Ci scrivono da Modena:
I Tiratori che presero parte alle gare furono: 67 maestri e 40 dilettanti che si dichiararono di diverse scuole, cioè Radaelli, Enrichetti, mista, italiana, propria e diversi: Enrichetti, spada e Redaelli, sciabola.
Le gare procedettero sempre regolarmente ed i tiratori tutti gareggiarono di gentilezza e valentia.
Gli eroi del torneo furono Pecoraro, Corsini, Rossi, Scaroni, Varrone e Pessina, tutti allievi di Redaelli usciti dalla scuola magistrale di Milano.
Fra i dilettanti di sciabola si distinsero maggiormente i signori Perelli, Pozzi Egidio e Calabresi di Milano; Zucchi di Bologna, tutti tiratori del sistema Redaelli.
Per la spada i signori Pilla di Bologna, Santoponti, Dalgas di Livorno, il conte Visart di Como, tiratori del sistema Enrichetti, e Chiarone di Modena sistema Redaelli.
Tirarono di spada e sciabola del sistema Redaelli i signori Borromeo, Capello e Diotaiuti, allievi della scuola militare di Modena e furono tutti e tre meritatamente premiati.
I premi del re, del principe Amedeo, delle signore modenesi, ei ministri della guerra, della marina, dell'interno e dell'istruzione pubblica, furono tutti assegnati agli allievi del Redaelli.
Il premio del ministro degli affari esteri, fu asseganto al maestro Provenzali, allievo del maestro Enrichetti, per la spada, e Redaelli per la sciabola.
Al colonnello Corvetto, comandante la scuola di Modena ed all'avv. Triani, sindaco Modena, si deve la buona riuscita del Torneo e l'invio dei doni dalla casa reale e dai ministeri.
Questi due egregi deputati sollecitati dal maestro sig. Cornaglia promisero di adoperarsi presso il ministero della guerra per migliorare la condizione dei maestri di scherma militari.
Meritano principale encomio il signor Carandini, presidente della Società la Fratellanza, promotrice del Torneo, l'ing. Cialdini, segretario del giuri e l'avv. Martinelli. incaricato del ricevimento del giuri.
In questo torneo fu da tutti ammirata la incontrastabile bontà della scuola di sciabola Radaelli: e questi fatti valgono assai di più di qualunque giudizio contrario dato da persone, se non incompetenti, certo molto appassionate.
Fino ad ora un vero sistema di scherma, di sciabola non esiste nell'esercito: per averne uno il ministero dovrebbe formare una Commissione di maestri di scherma dei sistemi Redaelli ed Enrichetti, ed adottare una scuola italiana uniforme che sia conveniente alle nostre esigenze militari.
Qualora poi il ministero della guerra volesse un trattato di scherma, che servisse di base all'insegnamento nell'esercito, potrebbe affidarne il compito a qualcuno degli attuali maestri degli Istituti militari che da più anni insegnano nell'esercito.
La base di questo sistema dovrebbe essere quella Redaelli perchè è troppo razionale, per essere cambiata, ciò è tanto vero, che tutti i vecchi maestri di scherma, di sciabola, pur criticando il sitema Redaelli lo misero in pratica, perchè ne riconobbero la utilità.
Una prova della bontà di questo sistema di scherma si ha nel fatto che tutti i Congressi d'Italia, ed in tutti i tornei internazionali, compreso l'ultimo di Napoli ed il recente di Modena il 1° premio di sciabola fu sempre vinto dagli allievi di Redaelli."

da Il Secolo - Gazzetta di Milano (17-18 Giugno 1882)

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