" La sciabola, arme destinata a vibrare colpi di punta e di taglio si divide in due parti: guardia e lama.
La guardia serve ad impugnare l'arme, e insieme a difendere la mano. Essa si suddivide in impugnatura e coccia.
L'impugnatura è composta:
del manico, di legno, forato in tutta la sua lunghezza per il passaggio del codolo;
del cappuccio, di ferro, che si sovrappone al manico;
della ghiera, piccolo cerchietto di ferro, che nella estremità inferiore tiene collegati fra loro manico e cappuccio;
del bottone, di ferro, il quale avvitandosi alla parte estrema del codolo che sporge dal manico, serve a collegare la guardia e la lama.
La coccia è un riparo di ferro ricurvo che contiene tutta la mano, e che in unione alla lama serve a parare i colpi dell'avversario. In essa si osservano nella parte inferiore: la camera, piccola nicchia in continuità del cappuccio, nella quale s'introduce l'ultima falange del dito pollice; il foro rettangolare, per il passaggio del codolo. Nella parte superiore trovasi il foro circolare praticato per il passaggio della estremità del codolo stesso.
La lama è dritta; vi si osserva: la punta, il taglio, il falso taglio che si trova dalla parte opposta del taglio verso la punta, la costa, le scannellature, il codolo di forma quadrangolare.
La lunghezza della lama si considera divisa in tre parti eguali e cioè: forte, la parte vicina alla guardia; debole, la parte che comprende la punta; medio, la parte che sta fra le altre due."
Ferdinando Masiello - La Scherma di Sciabola a Cavallo - 1891
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